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Thermalright Silver Arrow SB-E Extreme: la sfida agli AIO è aperta - Silver Arrow SB-E Extreme: analisi strutturale, ventole e rumorosità

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Silver Arrow SB-E Extreme: analisi strutturale, ventole e rumorosità

 

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Struttura, heatpipes e superficie dissipante

 

La struttura fa parte della classica tipologia a doppia torre di raffreddamento, costituita da due corpi dissipanti attraversati da ben 8 heatpipes ad “U” con un diametro di 6mm, ben distribuite sull’intero volume in modo orizzontale. Al centro è presente un foro verticale con una rientranza tipica di molti altri modelli (necessaria per migliorare il profilo di ventilazione interno in associazione alla zona morta di ventilazione, derivante dal diametro elevato del motore). La larghezza del dissipatore è notevole e questo potrebbe causare qualche problema, come vedremo nel capitolo dedicato alla fase di installazione. Il feeling iniziale è eccellente, complice la nickelatura sia delle alette che della base di contatto. Nella parte inferiore c’è una novità (similmente a quanto visto nell’Archon SB-E), un ologramma Thermalright che ne attesta l’autenticità.  La struttura del corpo dissipante è molto avanzata e presenta tutta una serie di ottimizzazioni per i flussi d’aria tra cui il profilo classico dei modelli TRUE ed uno spessore delle alette molto contenuto, con una spaziatura di 2.1mm che quindi risulta essere intermedia, con una calibrazione tendente verso le performance assolute. L’ordinamento delle heatpipes, presenti in numero elevato (8 da 6mm), è perfetto, la solidità strutturale è molto elevata.

 

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La scudatura finale delle heatpipes è anch’essa nichelata, davvero notevole in quanto è presente un grande cappuccio terminale. Presenta una configurazione stock in configurazione push centrale ed anteriore ed è possibile aggiungerne una terza posteriormente, quindi si otterrà una soluzione modulare in base alle vostre necessità, ma che parte con la massima spinta possibile verso le migliori performance assolute. La superficie dissipante è molto elevata e preannunciamo che sarà in grado di gestire CPU particolarmente potenti.

 

Base di contatto

 

La base risulta non risulta essere perfettamente planare ed è intenzionale come vedremo, ma è lappata a specchio ed ovviamente la qualità è elevatissima; non ci sono segni di lavorazione al tornio particolarmente evidenti o saldature imperfette in corrispondenza delle heatpipes, che invece presentano la totale assenza di gap ed una lavorazione eccelsa.

NOTA BASE CONVESSA: la base leggermente convessa è stata un marchio di fabbrica della ditta Thermalright. E’ stata adottata in quanto il socket di ritenzione delle moderne CPU, a partire dalle soluzioni aventi socket 775, era solito presentare una curvatura leggermente concava, il che ovviamente era deleterio per l’efficienza massima di scambio termico. Con il dissipatore Thermalright Ultra-120 è stata introdotta in commercio ed è ormai molto comune l’adozione di questo sistema. Precisiamo però che con il moderno socket Sandy Bridge-E non è più presente nessuna concavità nel sistema di ritenzione, che risulta essere perfettamente lineare.

 

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La base presenta una superficie leggermente convessa, ed è una caratteristica di questo marchio. E’ intenzionale poiché ovvia a problematiche potenziali di contatto con l’IHS della CPU spesso ricurvo a causa del sistema di ritenzione della scheda madre. Sul socket LGA 2011, questo problema non è presente e tale accorgimento non è a nostro avviso necessario: anche i dissipatori con superficie perfettamente planare generalmente riescono ad avere un’ottima impronta e quindi buone prestazioni; in questo caso l’impronta è soddisfacente ma se fosse stata adottata una superficie perfettamente planare sarebbe stata migliore, come nei Noctua.

 

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NOTA QUALITA’ BASE:  una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.

 

Ventola/e in dotazione e rumorosità

 

 

 specifiche ventola

 

 

Sono presenti due modelli TY-143. Sono dei prodotti molto validi, innanzitutto per il diametro maggiorato da 140mm, poi per gli RPM atipici, che gli permettono di eccellere con facilità generando CFM elevatissimi; la silenziosità conseguentemente è in relazione agli RPM ed al massimo del regime di rotazione saremo dinanzi ad una soluzione molto rumorosa. La tipologia delle pale è bilanciata in relazione al dissipatore e quindi sono capaci di fornire ottime performance. Lo sleeving è eccellente e le ventole sono PWM.

 

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Rumorosità

 

Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico dei risultati del test di carico termico, e trarre le vostre conclusioni. Sappiate che la velocità di rotazione delle ventole, essendo queste ultime PWM, è perfettamente configurabile quindi qualora si fosse in possesso di un fan controller, ad ogni modo però al massimo del regime sarà una soluzione decisamente rumorosa, sebbene comunque ci siano modelli della concorrenza più molesti. Un particolare degno di nota è la presenza di un leggerissimo ticking con RPM bassi, ma nulla di sostanziale. Sono ventole di grande qualità, dalle grandi prestazioni e da una buona gestione della potenza, dato anche il controller PWM. Ne vengono fornite due nella confezione, hanno un sistema di blocco simile alle soluzioni Thermalright Macho e forse questo è un punto a sfavore perché è possibile adottarne uno migliore. Sono anche isolate a livello vibrazionale. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range intermedio, al fine di bilanciare prestazioni e rumore.

Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Performance al top della categoria, silenziosità gestibile e qualche problemino nel montaggio delle ventole, fermo restando la necessità di possedere RAM dal basso profilo e slot PCI distanziati.

 

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