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ASRock Fatal1ty Z97 Killer: tutto l’essenziale per il gaming - Layout nel dettaglio

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Layout nel dettaglio

Iniziamo l’analisi del PCB dalla zona Socket, zona in cui si concentrano gli sguardi degli appassionati di overclock. La zona socket è abbastanza pulita, anche se i 4 condensatori 12K sono posizionati a ridosso del socket LGA 1150. Ricordiamo che le schede madri Z97, sono compatibili con le CPU Intel Core di quarta e quinta generazione, quindi con le architetture Haswell e il suo die shrink BroadWell. Individuiamo facilmente le 8 fasi di alimentazione allineate, contraddistinte dalle 8 induttanze Super Alloy garantite per operare con correnti fino a 38A. Il dissipatore in alluminio cela i MOSFET che si occupano di trasformare i 12V del connettore di alimentazione a 8 pin verso gli 1.8V del VRIN della CPU Haswell. Ricordiamo a tal proposito che le CPU Haswell integrano dei regolatori di tensione interni e pertanto non sono più necessarie fasi addizionali per GPU e System Agent. Le 8 fasi di alimentazione sono gestite dal controller digitale Intersil ISL95820, facilmente individuabile tra gli SMD nella parte alta del PCB. Si tratta di un controller a 4 vie, quindi come era lecito aspettarsi, le 8 fasi sono di tipo splittato. Togliamo il dissipatore per cercare di capire che tipo di MOSFET sono stati adottati da ASRock per questa Z97 Killer e notiamo 2 coppie di mosfet (1 High-side+1 low side) per ciascuna delle 8 fasi di alimentazione. Non c’è alcuna sigla riportata sui MOSFET ed è lecito supporre che ASRock abbia optato per una politica di contenimento dei costi rispetto al modello Z97X Killer, che adotta lo stesso controller ma dispone di MOSFET NexFET di tipo Dual-Stack, più efficienti e quindi anche più facili da dissipare. Approfittiamo per far notare la presenza di tre connettori delle ventole, di cui una PWM a 3 pin, nella parte alta del PCB.

 

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A destra del socket troviamo i 4 slot DDR3 dual channel, capaci di operare fino alla frequenza in overclock di DDR3-3200, RAM e CPU permettendo. Il massimo quantitativo di RAM supportato è di 32GB. A lato degli slot 2 fasi si occupano di alimentare le RAM tramite 2 NexFET, MOSFET di migliore qualità rispetto a quelli adottati per la CPU. Classico il posizionamento del connettore ATX 24 pin, mentre subito sotto troviamo un connettore per 2 porte USB 3.0 frontali.

 

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Passiamo ora all’analisi delle connessioni posteriori di I/O. Partendo da sinistra troviamo due porte USB 2.0, di cui una contraddistinta dal logo Fatal1ty mouse port. Al di sotto, una porta PS/2 per mouse/tastiera, ancora richiesta da alcuni gamer. A seguire le tre uscite video per la IGP di Haswell, per la precisione una VGA (D-Sub), una DVI-D e una HDMI. Sono ancora presenti 2 ulteriori USB 2.0 e 4 USB 3.0, messe a disposizione dal chipset Intel Z97. Tutte le porte USB sono protette da picchi di tensione, per evitare danneggiamenti del controller. Infine troviamo la porta RJ-45 della LAN Killer e i connettori audio analogici (5 jack) e digitali (S/PDIF) per l’audio HD 7.1.

 

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Passiamo ora all’analisi della metà inferiore del PCB. Abbiamo già discusso nella pagina precedente le caratteristiche degli slot PCI (molto PCI e poco Express!). Partendo dalla zona sinistra, notiamo subito dietro la porta LAN, un connettore per il Trusted Platform Module (TPM) e il chip Qualcomm Atheros appartenente alla serie Killer E2200, incapsulato in una cover protettiva. Un tempo esclusivo appannaggio delle schede madri da gaming di fasica alta, è ormai disponibile anche in schede madri da gaming più economiche come appunto questa, probabilmente grazie ad un abbassamento del prezzo del chip stesso.

 

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Procedendo lungo il lato sinistro della Z97 Killer, troviamo la sezione audio denominata Purity Sound 2. L’implementazione di ASRock per la nuova serie Z97 è davvero particolare. Il chipset ALC1150 è anche in questo caso incapsulato in una cover protettiva che lo scherma da interferenze elettromagnetiche. Tutta la sezione del PCB è inoltre schermata dal resto delle componenti, come pure i condensatori Nichicon Gold da 100uF. Nel dettaglio notiamo i due amplificatori operazionali della Texas Instruments NE5532 che permettono di pilotare cuffie ad alta impedenza (fino a 600ohm) di migliorare la risposta sui bassi.

 

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Nel bel mezzo della sezione audio, troviamo il chip Nuvoton NCT67910, chip che si occupa della gestione delle ventole e della rilevazione delle temperature, già visto in passato in altre schede madri Z87.

 

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Continuando lungo il perimetro inferiore della Z97 Killer, troviamo il connettore HD Audio per i jack anteriore del cabinet e un connettore per una porta COM RS232, connessione piuttosto inusuale per una scheda madre da gaming del 2014. Alla sua sinistra notiamo il chip GD75232 che si occupa della gestione della stessa.

 

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A seguire troviamo i vari connettori per i tasti di accensione ereset e i LED di sistema, nonché per lo speaker di sistema. Sono presenti inoltre due connettori per 4 porte USB 2.0. In grigio troviamo poi 2 delle 6 porte SATA III 6Gb/s; le altre 4 porte sono subito a destra di cui due integrate nel connettore SATA Express. Ricordiamo a tal proposito che potremo utilizzarle come normali porte SATA, in mancanza di un SSD che supporti tale interfaccia. Nel mezzo è presente un connettore per le ventole a 4 pin.

 

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Poco sopra alle prime due porte SATA, notiamo il chip ASMedia 1083 che si occupa della gestione dei due slot PCI di vecchia generazione, collegandoli al PCH Z97 tramite una delle linee PCI-E x1 2.0.

 

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Un altro chip ASMedia l’ASM1442K, si trova direttamente dietro alle connessioni video posteriori della scheda madre, e si occupa infatti della traslazione dei segnali video provenienti dalla IGP integrata.

 

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Per finire portiamo la vostra attenzione al centro del PCB, tra i due slot x16, dove troviamo lo slot M.2 con i vari supporti per fissare SSD di diversa lunghezza. Accanto ad esso troviamo la batteria tampone e due BIOS montati su zoccolo removibile. E’ possibile switchare tra i due BIOS cambiando posizione del jumper. L’altro jumper serve ad effettuare il Clear CMOS e ci lascia perplessi l’assenza di un pulsante dedicato nel pannello I/O posteriore o almeno sul PCB. Altrettanto eclatante del Debug LED, utile per le fasi di diagnostica, specialmente per chi fa overclock o cambia spesso i componenti. Non ci stupisce a questo punto l’assenza di tasti di accensione e reset onboard utili soltanto per chi utilizza la scheda madre su un banchetto.

 

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